I ‘Barchem4’ sono un gruppo di attiviste/i per la liberazione animale
accusate/i di aver liberato 5.000 visoni da un allevamento nei pressi
della cittadina olandese di Barchem nel 2009.
Una vicenda molto
importante, una storia di liberazione animale, azione diretta e
repressione; un esempio di come il governo olandese, utilizzando capi di
accusa spropositati e manovre
repressive spesso anche poco trasparenti, stia cercando di reprimere il
forte movimento di liberazione animale olandese, applicando trattamenti
punitivi particolarmente duri.
Sarà presente un'attivista dei
‘Barchem4’ che racconterà la sua esperienza, mettendo in evidenza i
passaggi più importanti di questo caso.
Una serata a tema
dedicata alla lotta contro l’industria della pelliccia, alla lotta per
la liberazione animale e alla repressione. Ma non solo. Sarà un
momento per discutere anche dell'importanza della solidarietà attiva,
della necessità di creare un movimento consapevole in opposizione alla
repressione che può colpire in ogni momento qualsiasi genere di lotta
che si ponga come obiettivi un cambiamento culturale e la giustizia
sociale.
La lotta per la liberazione animale pone le sue radici
nella critica all'autoritarismo, nel desiderio di libertà per tutte e
tutti. Viviamo in una società che mercifica i corpi, che rende
schiavi e schiave, che accetta e legittima qualsiasi genere di
prevaricazione. Vorremmo arrivare ad abbattere e distruggere qualsiasi
ostacolo che possa impedire e limitare la libertà individuale di
qualsiasi individuo, umano e non umano.
Per queste ragioni il
collettivo ‘Antispecisti Libertari Brescia’ e ‘HFPS - Hardcore For
Political Support’, hanno deciso di organizzare questo momento di
incontro e di informazione.
Il programma della serata prevede
diversi interventi, la proiezione di un video, spazio per il dibattito e
proprio per questo vi invitiamo ad essere puntuali.
DOMENICA 3 MARZO ORE 18 LIBRERIA47 c/o C.S.A. MAGAZZINO47 VIA INDUSTRIALE 10 BRESCIA
> Programma della serata Presentazione della serata (a cura di Antispecisti Libertari Brescia) Presentazione del progetto benefit HFPS (a cura di Hardcore For Political Support) Panoramica sul caso Barchem4 (a cura di Liberazione Animale Genova)
Proiezione video - MORIRE PER UNA PELLICCIA (la nuova investigazione di
Nemesi Animale e essereAnimali all’interno degli allevamenti di visoni
in Italia) Intervento di una attivista imputata nel caso Barchem4 Spazio a interventi, discussioni, approfondimenti.
A seguire abbondante Aperi-cena Vegan Benefit dall’antipasto al dolce contributo 5 euro.
Sarà presente anche un tavolo informativo con materiale sul veganismo, sfruttamento animale, antispecismo e magliette benefit.
Antispecisti Libertari Brescia HFPS - Hardcore For Political Support
PRESIDIO CONTRO LA RIAPERTURA DELL'ALLEVAMENTO DI VISONI DI MONTIRONE
IL
PRESIDIO DI SABATO 2 MARZO SI TERRA' IN VIA GIARDINO (parallela di via
Palazzo, alle spalle dell'allevamento ed è la strada che collega
Montirone a Bagnolo Mella) E NON PIU' IN VIA PALAZZO.
Ci
troveremo all'altezza dell'imbocco di via Giardino, dove è terminato il
primo corteo del 22 settembre e poi insieme andremo verso il luogo del
presidio.
SABATO 2 MARZO ORE 15.30 VIA GIARDINO MONTIRONE (BRESCIA)
Il Collettivo ‘Antispecisti Libertari Brescia’ e il ‘Comitato
Montichiari contro Green Hill’, organizzano un presidio davanti
all'allevamento di visoni a Montirone in provincia di Brescia.
Purtroppo si è verificato ciò che non avremmo mai voluto che accadesse, ovvero la riapertura dell'ennesimo allevamento lager.
Il TAR - Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso della
famiglia De Poli, proprietaria dell'allevamento, permettendo così di
riaprire l’attività, tant'è che è già stato documentato il trasferimento
dei primi animali.
Oltre 3000 individui saranno nuovamente rinchiusi in questo lager per animali. Oltre 3000 esseri viventi non potranno che subire continui maltrattamenti fisici e psicologici. Oltre 3000 esseri senzienti patiranno la loro condizione di prigionia e la privazione della libertà.
L'industria della pelliccia nient'altro è che un attività che lucra
letteralmente sulla pelle degli animali. L'unico scopo, oltre a quello
del profitto, è assecondare una moda assassina che ancora oggi considera
gli animali, esseri viventi e senzienti, come prodotti, come materia
prima.
Animali nati per la vita selvaggia, nella natura, sono
costretti a vivere in gabbie minuscole dove ogni istinto viene negato e
violato. Prigioni dove la schiavitù si trasforma in una sofferenza
perpetua, fino al giorno in cui gli allevatori, facendo molta attenzione
a non rovinare il prezioso manto, strapperanno la pelle dal corpo di
queste creature.
Questa industria non trae profitto solo tra
gli acquirenti di capi interamente costituiti da pelliccia ma anche, in
misura sempre crescente, dal mercato degli indumenti invernali dotati di
inserti, come ad esempio giacconi col cappuccio col pelo, guanti o
sciarpe con pelo animale o calzature con guarnizioni di pelliccia.
Il boicottaggio di questi prodotti è importante. Non acquistare
indumenti che presentino componenti di origine animale significa due
cose: non finanziare questo sistema di tortura, sfruttamento e morte;
dare un segnale forte a chi legittima l'esistenza di questo meccanismo
sporco di sangue.
E' notizia di qualche mese fa che i Paesi
Bassi abbiano approvato il bando totale degli allevamenti di animali
considerati “da pelliccia” sul proprio territorio. Speriamo che ciò
possa accadere presto anche in Italia, sebbene non sia nostra intenzione
delegare la lotta per la liberazione animale ai parlamenti, bensì
portarla avanti dal basso, senza per forza doversi piegare alle logiche
dei partiti o delle grandi associazioni.
Gli animali non sono indumenti, scegli Vegan! Antispecisti Libertari Brescia Comitato Montichiari contro Green Hill
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ALCUNE PRECISAZIONI IMPORTANTI CIRCA LA PROTESTA:
Ci sembra doveroso sottolineare quali saranno le modalità della nostra iniziativa.
Non saranno tollerati atteggiamenti e simboli che si rifanno a idee e
contenuti di matrice razzista, sessista, specista, xenofoba e omofoba.
Non saranno altresì accettati atteggiamenti fisicamente e verbalmente
aggressivi, offensivi e di stampo denigratorio.
Crediamo che
la lotta per la liberazione animale possa raggiungere il suo pieno
potenziale attraverso una critica nei confronti della società umana in
cui viviamo e attraverso uno smantellamento di tutte quelle idee e
pratiche che autorizzano e legittimano la violenza del più forte sul più
debole, la prevaricazione e lo sfruttamento.
Invitiamo
chiunque partecipi a questa iniziativa a non permettere ad eventuali
provocatori e provocatrici di rovinare questa protesta e di inquinare
con la loro presenza il messaggio contro lo sfruttamento e la
prevaricazione del più forte sul più debole di cui questa protesta si fa
portavoce.
Ringraziamo anticipatamente tutti e tutte coloro che parteciperanno in maniera positiva, seria e costruttiva a questa protesta.